Ass. Parmachesiparla presenta:
Sotto una lapide di marmo, in un bel giorno di aprile, si incontrano casualmente un giovane ed un anziano. L'incontro imprevisto diventa subito un viaggio nel quale la toponomastica della città moderna si lega alle facce ed alle immagini che ancora vivono nella memoria dell'anziano: quelle dell'autunno del 1944; quelle del grande rastrellamento operato dai tedeschi;
quelle di un ragazzo che non aveva voglia di combattere, però vi era costretto dal proprio senso di responsabilità.
È un pomeriggio di aprile e c'è il sole. Strappo un giorno alla
mia fretta, e mi lascio planare in un viaggio nel tempo che
non avevo previsto.
Eccola, la valle! Stanno continuando a sparare.
Le Wolkswagen dei militari tedeschi si arrampicano su
stradine sterrate, calpestano a sangue il fianco del Monte
Caio, si fermano bloccando le ruote... ufficiali delle SS e della
Wehrmacht si alzano in piedi aggrappati al parabrezza, e
cacciano urli dentro al bosco: sono quei maledetti ordini in
tedesco, che chi li ha sentiti ce li ha ancora dentro alla testa,
che sbattono da un orecchio all'altro!!
È il rastrellamento, quello grande: è il 1944.
- Sembra un film!
- Sembrerà anche un film, - mi fa -... ma i sparèvon dabòn!
"Storie di ieri" è una collezione di piccole storie popolari
raccontate intrecciando la parola parlata (teatro di narrazione) alla parola in musica (forma
canzone).
Sono favole vere, elaborazione delle interviste raccolte dal progetto Parmachericorda, e
vogliono trasmettere "fatti", utilizzando i punti di vista di chi c'era, a beneficio di chi non c'era.
Imparare a guardare gli avvenimenti con gli occhi degli umili, invece che con quelli dei grandi
personaggi, è uno dei metodi per affrontare la storia e farne esperienza personale.
Tolta l'epica dei grandi fatti e degli eroi - grandi, ma spesso lontani... -, rimane una quotidianità
vera, vicina, senza retorica, dove i valori sono portati a dimensione familiare, e sono perciò ben
riconoscibili. Ci aiutano a capire le cose dal di dentro, come i racconti dei nonni.
Esigenze sceniche minime per spettacolo:
Lo spettacolo normalmente viene rappresentato da due musicisti, uno dei quali ha anche la funzione di narratore. È stato sperimentato nelle condizioni più varie: dalla situazione teatrale (quindi con esigenze di luci e amplificazione), al "racconto nella stalla" totalmente acustico con pochi spettatori seduti in cerchio, e quindi senza particolari esigenze tecniche.